La folle corsa dei trasporti: come far fronte alla crisi tra piccoli segnali di ripresa e rapidi mutamenti

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Si sente la necessità assoluta di muoversi. E soprattutto di muoversi in una direzione particolare. Una doppia necessità: muoversi e sapere in che direzione.

David Herbert Lawrence, Mare e Sardegna, 1921

L’anno nuovo è iniziato con alcuni segni positivi di ripresa. Facendo un bilancio alla fine del primo trimestre, però, vediamo la situazione mutare rapidamente. Oltre alla carenza di materie prime e l’esponenziale aumento dei prezzi, anche il settore dei trasporti e della logistica pare essere entrato nel vortice della crisi. La direzione? Ancora non si sa e forse è proprio questo a tenerci sulle spine.

Cosa sta accadendo ai costi di trasporto

I tempi di consegna si sono allungati e la previsione dei costi di trasporto non è sempre facile. Le cause possono essere associate a diversi fenomeni.

Da una parte, per quanto riguarda i trasporti in Inghilterra, a seguito della Brexit è obbligatorio espletare tutte le procedure doganali, con un conseguente allungamento dei tempi di consegna. Dall’altra, ci sono gli strascichi di una pandemia mondiale, l’aumento dei costi del carburante e la diminuzione del numero di autisti disponibili.

Tutto ciò sta causando qualche difficoltà nel reperire i mezzi necessari al trasporto delle merci e nella previsione dei costi di spedizione e dei tempi di consegna. Per le aziende che, come noi, fanno contract, diventa quindi una sfida anche presentare un preventivo e programmare a lungo termine, vista la continua oscillazione dei valori.

La nostra esperienza con la logistica: un esempio concreto nel contract delle sedie

Solitamente sono i nostri clienti a ritirare la merce. In alcuni casi però, come avviene per le forniture navali, ci viene richiesto di gestire anche il trasporto.

Organizzare il carico e lo scarico della merce, stimare i costi e la data di consegna, coordinare tutta la rete di fornitori in modo tale che la catena di produzione funzioni al meglio sono solo alcuni dei tanti aspetti da prendere in considerazione.

Poi ci sono anche quei giorni in cui è necessario far fronte all’imprevisto. Nella gestione di una situazione d’emergenza è importantissimo poter fare affidamento su un’ampia rete di fornitori. Grazie a questo, siamo stati in grado di risolvere una situazione di emergenza verificatasi con una consegna all’estero offrendo al cliente un servizio ad hoc.

Abbiamo optato per un trasporto dedicato, una soluzione sicuramente non economica, ma sicura. Poiché gli accordi con il cliente erano già stati presi, abbiamo coperto noi i costi aggiuntivi. La merce è arrivata a destino nei tempi e il cliente si è dimostrato soddisfatto del servizio ricevuto.

Trovare la soluzione nei momenti critici non è mai facile. La perfezione non esiste, ma quello che possiamo fare è dare sempre il massimo senza lasciare nulla di intentato.

Il distretto della sedia come rete d’impresa

Il lavoro in rete è essenziale e il Distretto della Sedia rappresenta un esempio calzante di questa modalità. A noi di Concepts by Braida piace definirlo una “fabbrica a chilometri pochi”.

Come indica il nome stesso, all’interno del Distretto sono presenti oltre 500 aziende che lavorano in particolare nel settore delle sedute. Solo per fare qualche esempio, ci sono partners produttivi specializzati nella lavorazione dei metalli, del legno massello o multistrati, del poliuretano, esperti tappezzieri… insomma non manca proprio niente.

Un’ampia rete di fiducia tra fornitori e terzisti. Proprio come una piccola fabbrica a due passi da casa che le ha valso, per noi di Concepts, il soprannome di “fabbrica a chilometri pochi”.

Un grande vantaggio e una vera e propria fortuna grazie alla quale siamo in grado di realizzare qualsiasi tipo di seduta e complemento senza dipendere da componenti prodotti all’estero che in questo periodo spesso non si sa se e quando saranno consegnati.

La direzione consapevole di Concepts by Braida

Riprendiamo ora la citazione di Lawrence in apertura per fare un piccolo parallelo.
L’incessante necessità che il mondo ha di muoversi continuamente ci costringe a correre più veloci.

Se prima l’arresto forzato a causa della pandemia aveva generato una drastica immobilità, ora sembra quasi di andare verso l’esatto opposto senza un’apparente direzione. Un direzione che è una necessità soprattutto quando si inizia a correre.

Nella realtà aziendale, i ritardi delle consegne, l’aumento dei prezzi, le difficoltà nel reperimento di materiali e altri innumerevoli elementi non sono altro che segnali che spingono verso una nuova direzione.

Quale? Le risposte sono molteplici, così come lo sono le problematiche e le soluzioni in cui ci imbattiamo. Ciascuno di noi ha una direzione verso cui camminare e il primo passo è agire secondo l’obiettivo che ci si è posti. Che sia personale, comunitario o aziendale, che sia camminando, correndo o saltando l’importante è ricordarsi sempre verso dove si sta andando.

La nostra direzione? Una progettazione consapevole sempre al fianco del nostro cliente.
Il primo passo? Il protocollo FUTURE.

Continuate a seguirci o contattateci per saperne di più.

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