Materie prime: sono davvero indispensabili? Riscopriamo insieme il valore della sostenibilità

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Il periodo di forte crisi che stiamo vivendo ha portato alla luce la nostra grande dipendenza dalle materie prime.

L’aumento dei costi e la scarsa reperibilità ci hanno risvegliati dal torpore. Finalmente siamo diventati consapevoli di quanto il loro sfruttamento intensivo provochi gravi ripercussioni soprattutto a livello ambientale.

Tutto questo ha portato ad una riflessione e oggi ci chiediamo: che fare senza le materie prime?

L’approccio sostenibile a tutela delle materie prime

Le potenzialità di miglioramento sono tante, anche se ci sentiamo lontani dall’avere una risposta concreta.

Dialogare, interrogarsi, confrontarsi, informarsi, sbagliare e imparare è ciò che permette di migliorarsi, crescere, responsabilizzarsi e non arrendersi. Bisogna soprattutto agire, credendo che una soluzione c’è sempre e rende il mondo un oceano di infinite possibilità.

Il precedente articolo si è concluso con una piccola provocazione: invitare a cercare o per lo meno a riflettere su modi alternativi per la progettazione dei complementi d’arredo. Ovvero, prendere in considerazione modalità diverse che già esistono, ma alle quali non siamo abituati a pensare.

Vi è mai capitato di passeggiare più volte lungo una strada senza accorgervi di un particolare dettaglio? Ecco… è proprio così. Ogni scoperta genera sorpresa e ogni sorpresa è di per sé una scoperta, ma non necessariamente rappresenta qualcosa di nuovo. Per questo motivo ci piace parlare di riscoperta.

Il tempo presente sta portando proprio a questo, ad una nuova concezione di crescita, vista in logica sostenibile. Infatti, sono sempre di più le realtà che spingono verso uno sviluppo consapevole e l’universo dei materiali non fa eccezione.

La riscoperta dei materiali per la produzione

Pensiamo alla sedia che è la nostra specialità, il prodotto che più ci sta a cuore e anche la nostra passione. In particolare, faremo riferimento a quelli che sono alcuni dei suoi ingredienti principali: legno, metallo e tessuto.

Banale, giusto? Se vi dicessimo, però, che esistono dei materiali uguali a questi, ma diversi? Sono i cosiddetti nuovi materiali.

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Prendiamo ad esempio il tessuto, ampiamente utilizzato nella creazione di una sedia, soprattutto se si pensa agli imbottiti. Attualmente si stanno sempre più diffondendo due tipologie di tessuti sostenibili: quelli realizzati grazie al riciclo di bottiglie di plastica PET e quelli provenienti dal riciclo di abiti.

Il legno merita, invece, una piccola nota a parte. È conosciuto come uno dei materiali più sostenibili che ci siano, ma questo non è sufficiente. Deve, infatti, essere certificato e provenire da foreste gestite in maniera responsabile sia nei confronti dell’ambiente, che dal punto di vista sociale ed economico. Proprio per questo, fondamentale è la certificazione FSC ed ecco perché a noi piace definirlo legno responsabile.

L’utilizzo responsabile dei materiali

Le materie prime difficilmente potranno essere sostituite completamente, ma è sicuramente possibile limitarne lo sfruttamento per dare vita ad un processo di utilizzo responsabile.

Noi abbiamo individuato le azioni da cui cominciare:

  1. Valorizzare il riutilizzo. Dare una seconda vita a materiali e prodotti già esistenti, riflettendo con attenzione prima di buttarli. Partendo da ciò che già abbiamo, infatti, è spesso possibile creare qualcosa di nuovo e innovativo.
  2. Utilizzare materiali derivati dal riciclo di altri: è questo l’inizio verso un nuovo approccio che si sviluppa già dalla fase di progettazione, rientrando quindi nelle logiche dell’eco-design.
  3. Mettere l’innovazione al servizio della sostenibilità, in particolare pensando all’utilizzo della stampa 3D da applicare ad alcuni componenti per poter utilizzare solo quanto realmente necessario.

Un altro modo per progettare consapevole

Questi sono solo alcuni spunti di riflessione fra tanti che vogliamo condividere con voi. Il principio che muove tutto rimane però sempre lo stesso: l’importanza di una progettazione consapevole. Essere in grado di ottimizzare il consumo di materie prime e materiali, garantire una facile manutenzione e durabilità nel tempo, il tutto nel pieno rispetto dell’ambiente e di ciò che ci circonda.

Quindi, che fare senza le materie prime? Questa celebre frase riassume benissimo il concetto:

“Fai quello che puoi con quello che hai, nel posto in cui sei”

Theodore Roosevelt

Fare il meglio che si può dovunque si è, senza prendere di più di ciò che è dato. Sempre.

Scrivici per saperne di più.

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