Braida Smart Seating Matters

La direzione sostenibile di Concepts by Braida

A piccoli passi vi abbiamo man mano introdotto il nostro protocollo FUTURE. Ma, alla fine dei conti, di che cosa si tratta davvero?

Com’è nato?

Il protocollo FUTURE nasce dalla nostra mission aziendale: trasmettere valori, consapevolezza e responsabilità ai nostri figli e alle nuove generazioni.

Proiettandoci nel futuro, ci interroghiamo costantemente su come fare per lasciare il mondo un posto migliore di come lo abbiamo trovato. Da qui la scelta di utilizzare l’anagramma FUTURE.

FUTU è Focus, Utilizzo, Traduzione e Unicità e rappresenta il mondo del mobile. Termini, questi, legati allo sviluppo tecnico, alle competenze specifiche, al settore delle sedute… insomma al lato pratico e concreto di chi siamo e cosa facciamo.

RE è Refitting e Esperienza, due parole che indicano la nostra direzione, il futuro, e si fanno portavoce del “come facciamo”. Il Refitting rappresenta il nostro impegno nella sostenibilità, che vede in questo protocollo solamente l’inizio. L’Esperienza invece è lo scambio e la condivisione continua attraverso la quale trasmettere i concetti.

L’anagramma FUTURE

Focus. Ovvero la lente attraverso cui guardiamo e osserviamo ogni aspetto del nostro lavoro. È la nostra identità, fatta di valori, sapere e persone, dove ciascuno trova il proprio spazio. Ma Focus sta anche per massima attenzione verso il cliente e i suoi progetti, i suoi bisogni, anche se non sempre esplicitati e che si percepiscono solamente grazie ad un ascolto attivo.

Unico. Che cosa rende davvero unico un prodotto? Da questa domanda siamo partiti per raccontare che cosa vuol dire il “custom made”. Unico è l’approccio alla realizzazione di un progetto, perché produrre su disegno significa guardare allo stesso sempre con occhi nuovi. Unico è ogni cliente, perché le sensibilità sono diverse, il rapporto umano è sempre qualcosa di speciale e non può essere sostituito da chatbot.

Tradurre. Come tradurre un disegno in realtà nel settore della sedia e il ruolo del consulente tecnico specializzato: un mediatore tra architetti, designers, general contractors e il pubblico.

Notiamo infatti come, tra materiali e design in continua evoluzione, il nostro sembri sempre più un lavoro di traduttori dal linguaggio e dalla mente del progettista fino all’ultima giunzione che tiene salda una seduta.

Non si tratta solo di saper interpretare un disegno, ma di mettere a disposizione i 60 anni della nostra esperienza sul campo (partendo da nostro padre) e i 160 anni di know-how del Distretto della Sedia.

Utilizzo. La sedia è un prodotto universale e proprio per questo è importante conoscere come scegliere quella giusta per ogni ambiente. L’hotel ha esigenze diverse dalla nave da crociera, il ristorante ne avrà altre rispetto alla sala conferenze, ma anche all’interno dello stesso ambiente le diverse tipologie di sedute devono avere caratteristiche specifiche. Questo argomento è stato ben sviluppato all’interno della nostra “Guida al miglior acquisto di sedute e tavoli”, scaricabile qui.

Refitting. Un termine per racchiudere un concetto: la sostenibilità. Ridurre lo spreco, promuovere il riuso e il ripristino di prodotti e materiali esistenti verso un futuro più sostenibile e condiviso. Perché buttare via quando si può recuperare e ridare nuova vita ad un prodotto?

Esperienza. Si tratta di condividere l’esperienza del sapere e dei valori che ci muovono, stimolando la curiosità e lo scambio reciproco.

È così che siamo entrati a far parte di comunità di imprenditori accomunati dagli stessi valori, come OSA Community, e facciamo orgogliosamente parte di Associazioni che puntano alla sostenibilità come Animaimpresa e Assobenefit.

Inoltre, a supporto della formazione ci impegniamo a sostenere progetti come “Impresa in azione” di JA Italia per dare l’opportunità ai giovani studenti di conoscere le aziende da dentro e “giocare” a crearne una tutta loro.

Concretamente FUTURE: Triple F

Nell’articolo dedicato al Fuorisalone 2022 vi abbiamo parlato di Triple F, la nostra sedia pensata e sviluppata in ottica sostenibile. Vediamo insieme com’è nata e perché l’abbiamo scelta per rappresentare il protocollo FUTURE.

Disegnata dall’architetto Simone Micheli è da subito diventata la protagonista di questa nostra seconda partecipazione al Fuorisalone. Siamo partiti dal disegno dell’architetto, indagando richieste e aspettative in modo da comprendere a fondo i suoi desideri.

Ci siamo poi focalizzati su come realizzare il design valorizzando il prodotto e rendendolo coerente con i nostri obiettivi in materia di sostenibilità. Da qui l’idea di sviluppare una sedia modulabile e utilizzabile in diversi contesti.

Abbiamo infatti ipotizzato in media un utilizzo di sette diverse tipologie di sedute per persona tra cui quelle per la camera, la sala da pranzo, e il soggiorno. Se invece di averne sette, potessimo sceglierne una sola capace di adattarsi a ciascun ambiente e completamente personalizzabile? Questa è la domanda che ci siamo posti.

Per tradurre il progetto in prodotto si è reso necessario un attento lavoro di analisi del disegno originale e delle aspettative dell’architetto. Coinvolgendo nel processo di sviluppo anche i nostri terzisti abbiamo quindi trasformato l’idea in realtà.

Il risultato? Triple F, che non è solamente una sedia, ma si fa portavoce di una nuova direzione più sostenibile che promuove il riuso partendo proprio dalla progettazione consapevole.

La direzione FUTURE

Ecco quindi come il cerchio si chiude. Proprio nello sviluppo di Triple F comprendiamo davvero l’importanza di pensare sostenibile fin dalla fase di progettazione. Ritroviamo anche le tre C della progettazione consapevole: cura, competenza e consapevolezza che rappresentano il punto di partenza da cui si è poi sviluppato il nostro protocollo.

L’obiettivo di FUTURE è proprio quello di pensare in modo diverso le logiche di progettazione e produzione, andando verso un mondo più sostenibile. L’intento è quindi quello di avviare un processo virtuoso attraverso la divulgazione e la condivisione di quello che facciamo, sensibilizzando e diffondendo quelli che sono i nostri valori e mission aziendali.

Come nella maggior parte delle cose, da soli si può, ma in tanti è molto meglio. Ed ecco che, passo dopo passo, vogliamo che questo pensiero sostenibile diventi sempre più un obiettivo comune anche ad altre realtà.

FUTURE è un protocollo che rappresenta l’espressione di ciò che siamo e di quello che vogliamo trasmettere, ma il principio che ci teniamo a rimarcare è che ciascuno ha la capacità e il potenziale in essere di trovare il proprio FUTURE aziendale.

Volete sapere la cosa buffa? FUTURE non è stabile né statico, ma in costante evoluzione. Il FUTURE di oggi potrebbe non essere uguale al FUTURE di domani, ma la base sicura data dai nostri valori, quella è la matrice costante.

Gli ingredienti che secondo noi non dovrebbero mancare?

  • Un progettista aperto alla sperimentazione, al dialogo e al confronto, anche nell’accogliere le opposizioni.
  • Un’azienda disposta a cambiare il proprio modo di produrre modificando gli standard produttivi.
  • Un consumatore consapevole che non segua solo le logiche di prezzo e/o brand.

Che aspettate? Scopriamo insieme la direzione FUTURE.

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